sabato 6 giugno 2020

L'etica dell'identificazione. STEP#21



Fonte:https://www.google.com/search?q=etica&client=firefox-b-d&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwjW06768O_pAhUfAxAIHceTDiEQ_AUoAXoECAwQAw&biw=2048&bih=1010#imgrc=PIpxsUO9ntmRXM

L’etica possiamo definirla come un’indagine filosofica attorno ad un concetto volta a valutarne i vari effetti, positivi e negativi, che posso riguardare la sua possibile applicazione in un contesto sociale, naturale ed economico.

L’indagine attorno all’identificazione, a cui stiamo lavorando da tempo, ci ha portato in modo quasi involontario a farci ragionare in modo etico-critico su ciò che circonda questo termine. Premetto che queste considerazioni sono del tutto personali, quindi non sono assolutamente da considerare come verità assolute, anzi, sarebbe interessante innescare nel lettore la spinta critica che permette di valutare i vari impatti etici della parola.

Abbiamo avuto modo di vedere che l’identificazione è un concetto molto ampio che spazia in diversi campi, in particolare sottolineo l’importanza nel campo della psicologia, visto che tutt’ora è ritenuta la principale responsabile della costruzione e rielaborazione dell’io personale. L’indagine che ho effettuato l’ho fatta convergere nell’aspetto più razionale del termine, visto che interviene in modo consistente durante l’attività raziocinante. L’identificazione ci permette, o meglio pone le basi, per valutare una determinata questione, vien quindi spontaneo capire che la genuinità dell’identificazione (interpretata come percezione di un determinato problema o di una determinata situazione) è fondamentale per non essere fuorviante nei confronti processo razionale che ne consegue e che permette di esprimere una scelta o di definire un'opinione. Sulla base di quanto detto, ritengo che l’identificazione intervenga in modo assolutamente positivo soprattutto al giorno d’oggi, in una società basata sul sapere scientifico, massima espressione della razionalità umana; fare ampio uso dell’identificazione fonda anche la stessa etica, che si pone come principale obbiettivo quello di determinare cos’è giusto e cos’è sbagliato. Un maggiore uso dell’identificazione avrebbe un impatto a 360 gradi sella società, sulla natura e sul rapporto uomo e progresso, migliorando i vari aspetti in modo visibile e rendendo il mondo libero dalla schiavitù delle decisioni affrettate e dell’ignoranza.

Estremizzando il processo identificativo però si giunge ad un punto dove la situazione risulta controproducente, siccome si allungherebbero eccessivamente i tempi di indagine e si cadrebbe in una condizione di stallo decisamente dannosa; bisogna quindi tenere presente che questo processo va controllato in modo da permettere di avere un’idea chiara di ciò che si analizza, senza perdersi in eccessivi dilungamenti che non apporterebbero nessuna miglioria sulla qualità dell’indagine.

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