giovedì 14 maggio 2020

Pensiero medievale: l'esistenza di Dio. STEP#12

Nel periodo medievale assume un’importanza centrale la figura di Dio, che non viene più visto come qualcosa di legato ad un livello non appartenete a quello della realtà e che assume una caratterizzazione molto più reale e concreta.

Durante questo periodo transitorio, si è cercato d’identificare Dio con due modalità estremamente diverse ma che si congiungono per creare un’immagine quantomeno simile a quella odierna.

Le strade seguite dai vari filosofi sono riassumibili in due: una concentrata più sull’aspetto emotivo e basata sulla bontà dell’apparizione di Dio che viene percepito da tutte le persone indipendentemente dalla loro capacità nell’uso del raziocinio, l’altra più strettamente logico-pragmatica che si pone di dimostrane l’esistenza con il solo uso della logica.

Durante questi anni bui, in cui possiamo apprezzare la presenza di numerosi filosofi che hanno contribuito in modo incisivo a questa filosofia religiosa, l’identificazione risulta fondante e costituisce un procedimento logico-intelettivo attraverso il quale si arriva a delineare e ad arricchire sempre di più ciò che maggiormente affascina l'uomo dalla sua comparsa sulla terra: ovvero la ricerca di qualcosa che è esterno al mondo, sovrannaturale, infinito ed incorruttibile, da cui tutto deriva, e che coincide con l'immagine occidentale di Dio.


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Principali filosofi e pensatori

 

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