giovedì 16 aprile 2020

"Il passero solitario", Giacomo Leopardi. STEP#07


In questa nota poesia di Leopardi, il poeta si riconosce (identifica se stesso), facendo una lunga similitudine, nell'immagine di un passero solitario.



[D’in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finchè non more il giorno;
Ed erra l’armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell’aria, e per li campi esulta,
Sì ch’a mirarla intenerisce il core.
Odi greggi belar, muggire armenti;
Gli altri augelli contenti, a gara insieme
Per lo libero ciel fan mille giri,
Pur festeggiando il lor tempo migliore:
Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli,
Non ti cal d’allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell’anno e di tua vita il più bel fiore.
Oimè, quanto somiglia
Al tuo costume il mio!
Sollazzo e riso,
Della novella età dolce famiglia,
E te german di giovinezza, amore,
Sospiro acerbo de’ provetti giorni...]


Parafrasi:

[Dalla cima della torre antica,
passerotto solitario, continui a cantare volto alla campagna,
fino a che la giornata non termina;
e il suono del tuo canto si diffonde attraverso questa vallata.
Tutto intorno, brilla nell’aria la primavera
ed i campi sono nel pieno del loro rigoglio,
al punto tale che ad ammirarla il cuore si commuove.
Senti i greggi belare e le mandrie di buoi muggire;
gli altri uccelli sono felici e insieme fanno a gara
mille giri nel cielo libero,
festeggiando il periodo migliore della loro vita anch’essi:
invece tu, pensieroso e in disparte, osservi tutto ciò che ti sta attorno;
non ti curi dei compagni, dei voli,
di mostrare allegria ed eviti i divertimenti;
canti, e proprio così passi
la migliore epoca dell’anno e della tua vita.
Ahimè, quanto è simile
al mio il tuo modo di vivere!
Io non cerco, e nemmeno so come sia possibile,
il divertimento e il piacere,
i dolci compagni della gioventù,
né te, amore, compagno di giovinezza,
che sarà un amaro rimpianto nei giorni dell’età matura...]


Questa parte di poesia (canzone libera in endecasillabi e settenari alternati), mette in risalto il parallelismo tra il passero e Leopardi, in particolare, entrambi rimangono in disparte, in completa solitudine, a guardare il rinnovo gioioso della natura (periodo primaverile).

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Approfondimento del testo ed analisi

Biografia Giacomo Leopardi

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